Gli occhiali nuovi. Vita nuova?

Un titolo che è un po’ una parafrasi di un bel romanzo di Bassani. IMG_1413

All’improvviso alla fine della reclusione, mi sono resa conto che non ci vedevo, era tutto un po’ sfocato, la novità era che lo fosse con gli occhiali e non senza!

Mi sono finalmente accorta che le lenti erano talmente rigate da formare quella specie di nebbia che affiochiva il sole.

Allora via, dall’ottico, anche se proprio ora, senza più lavoro da mesi, non ci voleva.

Però sono pure sei anni che non cambio gli occhiali, che poi mi dispiace pure, perché questa montatura mi piace tanto, sono proprio io.

Torno da chi mi ha consigliato così bene e, sperando in altri sei anni e confidando nella conferma del certificato dell’oculista di due anni fa, di occhiali ne faccio due paia.IMG_1411

Dato che con la giovinezza incipiente la miopia sta regredendo, sulla montatura vecchia ho fatto mettere le lenti per leggere, sempre da miope, ma due gradi in meno di quelli per vedere da lontano.IMG_1412

 

 

Così soddisfatta cambio pure un po’ d’aspetto.

Tanto più che con la mascherina mezza faccia non si vede.

Ironia della sorte!

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Gli occhiali da sole di mamma e gli occhiali da vista di nonna.

Tante storie sul velo musulmano e adesso, eccoci qua!

Gli occhiali staranno bene con i leggings colorati, si, voglio pure quelli.

Gli acquisti online della reclusione.

È che in casa ormai faccio anche sport. Avevo ricominciato con la palestra e la piscina.

Nei primi giorni di reclusione ho continuato con i video della palestra: pilates, flex tone, stretching.

Poi ho cominciato a guardare in giro e ho provato pure la zumba.

Ma alla fine sono approdata allo yoga.

La mattina la mente non si porta più dietro il corpo come zavorra, ma si risvegliano insieme, l’una con la preghiera e l’altro con lo yoga.

E sì, la preghiera è stata un’altra delle ri-conquiste della reclusione.

Il movimento era una necessità non solo in sostituzione del camminare, ma pure per controbilanciare i biscotti e il pane fatti in casa, non da me.

Poi la sorpresa di seguire i video e riuscire a fare esercizi che non si sarebbe mai pensato di avere l’agilità e la scioltezza di fare, invece, di quarto d’ora in quarto d’ora, mi sto allenando.

L’allenamento è stato utile per i d’après Mondrian, cioè le grate che ho ridipinto, pensandole così sono meno noiose.

Visto che a casa si deve stare, senza lavoro, si ristruttura casa, dopo i d’après Mondrian, aiuterò chi è alle prese con i d’après Magritte, cioè le finestre.

Così poi magari si passerà ai d’après Rothko o Malevič, cioè le pareti!

 

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