Come è giusto che sia, di tanto in tanto, guardo indietro per vedere a che punto sono.
I cinquant’anni sono stati un giro di boa importante.
In realtà si è aperta come una nuova vita, una specie di rinascita.
Per la prima volta mi vedo realmente, o meglio ho un’immagine definita di me.
Quello che vedo riflesso nello specchio mi piace.
Come ho sempre creduto, il compito che abbiamo nella vita è quello di sviluppare tutte le capacità, di esprimere tutte le potenzialità.
In risposta ai rimproveri degli amici per non aver organizzato un festeggiamento epocale, ancora sto festeggiando i miei cinquant’anni! Infatti il 7 e l’8 agosto ho utilizzato il wonderbox, uno dei regali ricevuti per l’occasione.
Unendo come al solito l’utile al dilettevole, o meglio, cercando di riunire tutto quello che amo e che mi piace, ho scelto di andare due giorni a Galatina in Puglia.
Questa meta è collegata con i miei studi attuali. Come già detto, la laurea conseguita a giugno non ne costituiva, se non in parte il coronamento, ma soprattutto una tappa necessaria per il prosieguo.
Per ottimizzare e risparmiare tempo e soldi ho viaggiato di notte in pullman sia all’andata che al ritorno, così i reali giorni di viaggio sono stati quattro, tre di permanenza e due i pernottamenti a Galatina.
La mattina dell’arrivo, dopo la colazione col tradizionale pasticciotto, primo approccio culinario col luogo e dopo aver lasciato i bagagli in albergo, la visita della graziosa cittadina.
La mattina dell’arrivo, dopo la colazione col tradizionale pasticciotto, primo approccio culinario col luogo e dopo aver lasciato i bagagli in albergo, la visita della graziosa cittadina.
Il pranzo al Frisella Point ci ha introdotto alle delizie culinarie come il purè di ceci e cicoria e i lampascioni.
Nel pomeriggio rientro in albergo e ammollo nella bella piscina.
Per la cena di nuovo in paese e la cucina pugliese.
Il giorno seguente gita alla bella Otranto.
La mancanza di collegamenti diretti allunga i tempi di spostamento. La buona volontà degli operatori sopperisce alla fatiscenza dei mezzi di trasporto e alla mancanza delle infrastrutture.
Dopo il giro comprendente la cattedrale e il castello e una granita, tappa in spiaggia prima del rientro.
Il giorno seguente è quello della partenza, trascorso nella strabiliante Lecce, dove ho trovato il mio caffè ideale.
Puccia per pranzo e la sera, prima di riprendere il pullman per Roma, cena da favola con ciceri e tria e un favoloso Negramaro.
Lo smartbox, invece, il 21 e 22 agosto, ci ha portato a Gragnano il paese della pasta. La vista mozzafiato dalla terrazza dell’agriturismo dove abbiamo alloggiato, è l’immagine copertina dell’articolo. Ma a Gragnano siamo arrivati solo nel tardo pomeriggio.
Partenza in auto da Roma alla volta di Napoli per la visita del magnifico Museo Archeologico: MANN.
La programmata visita a Capodimonte sfuma perché il museo, a differenza degli altri, chiude il mercoledì.
L’iniziale delusione si rivela provvidenziale: si anticipa al pomeriggio la gita alla fantastica Ercolano.
Cena succulenta e pernottamento a Gragnano.
Il mattino seguente partenza per Pompei: quattro ore e mezzo di estenuante bellezza sotto il sole. Appena fuori una ricca macedonia con gelato ci rimette al mondo e ci da la carica per la tappa in spiaggia a Castellammare di Stabia.
L’indomani si torna a casa, ma prima, di nuovo tappa a Napoli per le meraviglie di Capodimonte.