Anche quest’anno un compleanno speciale. Tra i regali, tutti bellissimi e graditissimi, è arrivata la mia prediletta: l’orchidea bianca.
Un altro anno compiuto è occasione di bilanci, un anno intenso, ricco nonostante le perdite, che, in fondo sono state anche grandi doni.
L’anno del terzo desiderio realizzato nella mia vita e del quarto, avveratosi senza neanche essere stato espresso. In un modo poi così speciale, che non lo avrei saputo immaginare.
Tanti, tanti doni che sono anche scoperte, verità, inquietudini.
Questi doni ricevuti si leggono nel mio viso, nel mio sorriso, che vorrei avere sempre, anche quando sono arrabbiata o depressa, come memoria e riconoscenza del dono ricevuto. Tutto è dono, anche il dolore.
Tutti notano un cambiamento, mi vedono ringiovanita. In effetti è così, mi sento risvegliata, come riportata in vita e liberata.
Nuova linfa vitale, ho bisogno di muovermi, ho voglia di fare sport, mi serve un corpo agile e scattante, per i miei progetti, ma anche come testimonianza dei doni, per tutto.
A fine ottobre si torna in Calabria per la conferenza-mostra del tirocinio.
Chissà se riuscirò a fare una scappata al mare! Proprio quello lì, con quel tratto di spiaggia e la strada per arrivarci, li sento miei come non mai. Per la prima volta nella vita mi manca il mare e proprio quello. Per fino la piccola città, tutt’altro che bella, mi manca e alcune delle persone conosciute.

È sempre un mistero come si creano dei legami, in poco tempo, tra persone tanto diverse, come ci si riconosca con l’altro e nell’altro.